Obelisco di San Cono

Il visitatore che entra nella piazza principale non può non ammirare l'imponente Obelisco di San Cono, patrono della diocesi di Teggiano-Policastro. Importante testimonianza di religiosità e di devozione popolare, esso fu voluto, dopo il terremoto del 1857, dai cittadini in segno di ringraziamento verso il Santo per averli salvati da queir evento tragico che invece aveva colpito duramente tutti i paesi limitrofi. La costruzione fu affidata a Saverio Trotta di Padula. Decisive, per la fine dei lavori, furono le somme inviate, nel 1887,  dai teggianesi emigrati nelle Americhe. San Cono, nato da una famiglia benestante alla fine del sec. XI, sin da piccolo coltivò una fervente vocazione religiosa. Il giovane Cono dopo molte insistenze, e contro il volere della famiglia, fu accolto tra i monaci dell'Abbazia di Santa Maria di Cadossa, situata nel territorio di Montesano. Appresa questa notizia, i genitori  accorsero a questa Abbazia per farsi restituire il figlio e riportarlo a casa. Ma Cono, quando seppe dell'arrivo dei genitori, per sfuggire alle loro intenzioni si nascose in un forno ardente. Ma le  fiamme   non   lo toccarono, se  non per lambirgli e accarezzargli dolcemente il volto: di qui il cosiddetto "miracolo del forno". Dinanzi a quel prodigio, i genitori affidarono il figlio al Signore, permettendogli di rimanere nel monastero. In questo luogo sacro, Cono si distinse per la sua ascetica religiosità, fino a che la morte lo colse nell'età della giovinezza. Tutti ritennero che Cono doveva essere venerato come un santo. Significativa, a tal proposito, è la contesa del 1261, tra Montesanesi e Teggianesi per il possesso delle sue Ossa rinvenute fortuitamente nel monastero di Santa Maria di Cadossa. Tale contesa si risolse a favore dei Teggianesi, per cui le Ossa furono e sono tuttora conservate nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, ora Cattedrale. Molti sono i miracoli attribuiti a San Cono. Il culto e la devozione al Santo patrono non sono circoscritti solo a Teggiano, ma si sono diffusi in tutto il mondo, grazie ai Teggianesi emigrati. Particolare culto viene tributato in Urugay, Venezuela, Canada, Australia e negli Stati Uniti, dove si festeggia solennemente San Cono, come a Teggiano,   il 3 giugno di ogni anno. La testimonianza della devozione e del culto di San cono si evince con la visita al Museo del Santo in prossimità del Seggio della Città.